Seconda conferenza Mansio Templi Parmensis

Mentre la prima conferenza è stata tempestata da una bufera di neve, la seconda è stata invece rallegrata dal sole e da un caldo inatteso.
Per fare arrabbiare, ma con affetto, il mio amico Enzo Valentini gli imputo la colpa del maltempo e degli sconvolgimenti storici, mentre la dottoressa Cerrini porta con sé il sole.
Questa seconda conferenza vede alcune defezioni importanti visto che lo Duca Nostro è stato colpito dal morbo influenzale e ha dovuto cedere il passo a noi “giovincelli”. Con patema d’animo e un bel po’ di agitazione (più o meno immotivata) io e il Rino ci siamo accollati gestione, coordinamento e compagnia per la dottoressa.
Ammetto con mia enorme gioia di aver potuto trascorrere una paio d’ore di chiacchiere con la dottoressa Cerrini la quale non solo si è dimostrata molto aperta e disponibile, ma soprattutto motivatrice e stimolante nel suggerire iniziative da proporre con la Mansio. I suoi consigli rivolti a me personalmente rimangono nella testa ben fermi e di certo sono stati più importanti di tante parole sparse da altri.
Ma torniamo alle conferenze che è meglio!
Questa seconda conferenza verteva sul nuovo libro “L’apocalisse dei templari”.
Per me è stato un onore essere la presentatrice della dottoressa Cerrini.
Ringrazio pubblicamente il Rino per avermi permesso di farlo
 e soprattutto per la motivazione che lui mi ha dato.
La dottoressa Cerrini si è specializzata nell’analisi della storia del Tempio a valutare e a riferire quanto essi fossero figli del proprio tempo e nello stesso profondi innovatori della Storia.
Attraverso la spiegazione degli affreschi della chiesa di San Bevignate a Perugia, ella ci fa scoprire come i rozzi cavalieri templari dediti all’intolleranza, all’omicidio e alla ricchezza (tutte teorie continuamente divulgate da chi non sa nemmeno cosa sia un testo storico vero e lo studio di esso), fossero invece dei fini teologi, laici, figli della loro classe sociale ma aperti al confronto.
Vi posto la sua intervista al blog mangialibri per farvi un’idea maggiore della sua passione e studio dell’ordine del Tempio: http://www.mangialibri.com/node/3210
Gli affreschi di San Bevignate sono importantissimi per alcuni motivi:
1. si trovano in Italia e questo spiega con molta chiarezza a tutti i sordi che la presenza templare nel nostro suolo fosse una cosa comune e ben integrata nella società;
2. si possono vedere immagini di fratelli templari in tenuta da combattimento come da pace nella mansio;
3. sono immagini della fine della storia e quindi si possono ben paragonare a quelli di Cressac che invece sono all’inizio della storia dell’ordine (anche se alcuni iniziano a dubitare che possano essere templari, per ora gli studi li catalogano come templari);
4. sono un racconto teologico a noi poco chiaro (ma attraverso il libro della Cerrini assolutamente comprensibile), ma per quel tempo comprensibilissimo.
5. ci raccontano non solo la storia di un ordine religioso-militare (e questa definizione è molto più corretta di monastico militare), ma anche di come si diventava santi nel medioevo: di san Bevignate si sa pochissimo e soprattutto nulla di certo della sua storia terrena;
6. i dipinti sono perfettamente coerenti con la Regola e quindi smentiscono ogni forma di eresia imputata a tutto l’ordine non solo al processo, ma anche da tante trasmissioni di pessimo gusto storico.
Per tanti anni la chiesa è stata chiusa e solo da un paio, credo, è di nuovo visitabile.
In questo sito ci sono le direttive utili per poterlo visitare:
http://turismo.comune.perugia.it/news.asp?id=584
Se passate da quelle parti non lasciatevela scappare, ma soprattutto leggetevi il libro perché gli affreschi purtroppo sono mutilati e quindi si possono perdere dei dettagli molto utili.
La conferenza è andata bene, con una buona affluenza di pubblico. Purtroppo per una questione (corretta) di gestione dei tempi ci è stato impossibile offrire al pubblico la possibilità di fare domande: 1 ora e mezza abbondante è troppo poca quando si ama una materia e si vuole dire il più possibile.
Per noi della Mansio è stato comunque possibile continuare a fare domande a cena: una piacevolissima serata che speriamo di poter replicare quanto prima.
Neanche a farlo apposta siamo stati a mangiare allo stesso tavolo della volta scorsa.

Prima conferenza della Mansio Templi Parmensis

Da almeno due anni se ne parlava, ma le occasioni, le possibilità, l’incastrare i singoli elementi ci hanno impedito di realizzare quello che volevamo. Almeno fino ad oggi.
Infatti alla fine tutti gli ingranaggi sono andati a posto e abbiamo potuto dare vita al primo ciclo di conferenze sull’ordine del Tempio.
Postazione espositiva dei libri e dell’evento
nella Feltrinelli in centro a Parma
in via Farini n.17
Ringraziamo per la collaborazione presente e speriamo anche futura
Abbiamo aperto con un amico, uno vero, uno di quelli che ha visto la Mansio nei primi anni, ci ha seguito con occhio attento per anni, ha visto il cambio di generazione, il passaggio di consegne, ma è sempre rimasto nostro amico e collaboratore. Ammetto che questa cosa ci rende particolarmente fieri ed orgogliosi.
Sto parlando di Enzo Valentini, professore ed editore della casa Editrice Penne e Papiri (non posso mettere il link del sito perché purtroppo è sotto attacco hacker e quindi non vorrei crearvi problemi. A breve spero di poter aggiungerlo), segretario della L.A.R.T.I (anche qui il sito segnala attraverso Google Chrome presenza di virus. Ma che è? Vi metto qui il loro blog.). Aspettando la fine degli attacchi (c’è del complottismo in area? Se vengo bloccata anche io sappiate che qualcuno non vuole la verità sui templari e sapete chi andare a cercare) ai siti, vi posto il blog della casa editrice pennepapiri dove leggere il suo post sulla conferenza.
Correlatore il nostro Commendatario (sì Duca Nostro, tutta la pappardella del titolo che ti sei dato la salto volutamente) fratel Giovanni della Verrucola:
Titolo della conferenza che ha aperto il ciclo è stata: “Nascita, vita e morte dell’Ordine del Tempio”.
E’ stata una nota introduttiva alla storia del Ordine del Tempio tanto per far capire meglio molti passaggi, togliere dubbi, smantellare errori grossolani (sempre grazie Voyager per rendere il nostro compito difficile e faticoso) e instillare la curiosità ad andare a leggere i libri seri sull’argomento.
Purtroppo l’annunciata bufera di neve ha sconsigliato e scoraggiato molte persone e quindi il pubblico era scarsino, ma per fortuna interessato e con poche ma corrette domande.
Comunque grazie all’eloquio fluente e accattivante devo dire che abbiamo provato tutti l’emozione di essere cacciati dalla Feltrinelli, visto che siamo rimasti oltre l’orario di chiusura.
Questo magari è stato un campanello di interesse per il direttore della libreria a non lasciarci sfuggire un’eventuale collaborazione futura con altre conferenze e argomenti.
Come è tradizione della Mansio dopo le grandi rievocazioni, le piccole rievocazioni, ma anche le medie rievocazioni, o dopo i grandi piccoli medi eventi, o durante le gite, insomma dopo ogni cosa che si fa insieme faticando, ma anche divertendoci, si finisce sempre a mangiare.
Una foto che racconta molta della storia della Mansio con i fondatori che per quanto abbiano abbandonato il campo ci seguono e ci sostengono con amicizia e affetto, la vecchia guardia che tira volentieri la carretta e gli amici sostenitori come Enzo. Grazie a tutti e speriamo di rivederci in primavera. Vero Enzo? Lo hai promesso.