Riprendo in mano il mio blog bistrattato per parlarvi di un prodotto editoriale che io ho trovato meraviglioso e secondo me che potrà essere molto utile ai ragazzi delle superiori: la nuova versione, edita Mondadori, dell’ “Inferno” scritto da Dante, ma commentata dal professor Nembrini e con le tavole di Gabriele Dell’Otto.
Non c’è ovviamente bisogno di parlare di Dante e della prima cantica della “Commedia”, quella più famosa, studiata, recitata a caso e a pezzi, ma secondo me è fondamentale presentare chi la sta spiegando e soprattutto perché la Mondadori ha deciso di far uscire (secondo me) un prodotto del genere. Sappiamo oramai che di commentari delle cantiche ce ne sono a bizzeffe e tutte molto tecniche, quindi perché non ristampare quelle già fatte, rispolverarne la grafica e via? Perché Nembrini ha dato una spolverata a tutto il cucuzzaro. Ho avuto la fortuna di ascoltarlo qualche anno fa su TV2000 quasi per caso, in una serata in cui il palinsesto televisivo era pari alla morte, e come tutti quelli che lo stavano ascoltando dal vero sono rimasta a bocca aperta, rapita dalla sua capacità di comunicare.
Per chi non lo conoscesse questa è la sua pagina e su youtube si possono trovare alcuni sui interventi.
Cosa lo differenza da tutti? A mio parere la capacità di aver messo Dante totalmente nel suo tempo e di saperlo spiegare per la Storia e la Teologia che lo scrittore conosceva e che era sua. Non ci sono sovrapposizioni esagerate o tirate per i capelli, ma ci sono le visioni della divinità così come alla fine del duecento si stava dispiegando e ci sono i fatti di cronaca di allora. Quello che ho sempre detestato una volta che il mio cervello si è tarato sulla rievocazione è che ci fosse una forma di astrazione degli autori, dei pittori, degli artisti in generale dal loro mondo che li aveva formati: una sorta di geni o angeli o alieni avulsi dalla società, dai momenti storici, dai movimenti culturali e anche dalle guerre e dalla politica. Tanto per dire, ma voi lo sapevate che Benvenuto Cellini era stato anche uomo d’arme e aveva partecipato attivamente alla difesa di Roma durante il sacco dei lanzichenecchi? Senza contare il Caravaggio che usava la spada con la stessa violenza con cui dipingeva. Invece la “letteratura” li toglie dalla loro stessa vita, passioni e bassezze, per condannarli a una purezza artistica che a volte risulta falsa o falsificata.
Ma torniamo a noi. Nembrini, appassionato di Dante, inizia negli ultimi anni un vero piano di “guerra” per far arrivare a tutti quello che lui prova e sente e quello che ha compreso da testi conosciuti, e forse troppo, da tutti. Mi diventa davvero difficile farvi capire la facilità di eloquio, la capacità di empatia con il pubblico che ha davanti, la semplificazione linguistica anche di concetti molto complessi (la teologia della Commedia è una delle cose più complesse da affrontare nelle sue sfumature), la storicizzazione dei fatti raccontati e dei personaggi rappresentati. Davvero, sfidate ogni vostro demone e cercatelo su youtube e lasciatevi rapire dalla sua voce.
Passiamo ora alle illustrazioni. Gabriele Dell’Otto è un giovane (son tutti giovani quelli degli anni ’70 chiaro?) disegnatore italiano dalla mano meravigliosa, che da anni è nella scuderia della Marvel con risultati spettacolari. Vi metto la pagina di wikipedia a lui dedicata e il suo sito (sperando che voi riusciate ad aprirlo più facilmente di me) per conoscerlo meglio.
Io ho avuto la fortuna di vedere alcune sue tavole in dimensione gigante alla mostra che nel 2014 Lucca Comics&Games gli dedicò. Fu una vera rivelazione di fronte a illustrazioni pari a dipinti degni appunto della luce e della potenza di Caravaggio. Chi denigra i fumetti e i suoi illustratori e li tratta da cose per sfigati e per ragazzini, dovrebbe rimangiarsi molte parole e togliersi la spocchia di fronte a dei veri artisti, ai nostri artisti contemporanei, che hanno ancora una volta nella mano e nella matita la potenza della comunicazione. In quella mostra c’erano delle tavole di Dante ma non sapevo ancora che sarebbero confluite in un’opera di ampia divulgazione.
Ora arriviamo a noi. Perché prendere questo libro?
Prezzo abbordabile (28 euro), anche se ha una massa specifica importante.
Prosa a fianco della poesia. [Ed eventuale spazio per gli appunti se venisse regalato a un ragazzo che studia. Ma vi prego chiedetegli di scrivere a matita e non a penna che questo libro non va rovinato…vi prego anche voi scrivete a matita sui libri.]
Spiegazione e rissunto di ogni capitolo.
Ma soprattutto fidatevi di Dell’Otto. Non solo e non tanto delle sue illustrazioni evocative, ma soprattutto della sua esperienza. Egli, in un’intervista a La Lettura, ammette di non aver amato Dante (credo come molti di noi che hanno dovuto anche subirlo, e forse male, a scuola), anzi lo schivava proprio potendo, ma lo hanno portato a sentire Nembrini e lui ha ammesso che le immagini gli sono state evocate dalle sue parole. Evocate, capite? Capite cosa vuol dire questo? Capite la potenza di queste due persone messe insieme? E’ nata una sinergia che è potenza vera e propria che parte da un materiale che deve essere comunicato con la stessa potenza con cui venne creato.
Aggiungo prima che vi prenda la frenesia di buttare tutti i testi di Dante che avete a casa, che questo volume è di supporto al classico libercolo più o meno abusato e pieno di note che avete in libreria. Non sostituisce. Per quanto ben fatto, comprendere la Divina Commedia non è facile e soprattutto comprenderne il linguaggio nella sua interezza e necessitano più strumenti. Questo è uno, immediato e ben fatto.
Quindi, Natale (o Santa Lucia da noi) sta arrivando e credo che questo possa essere il regalo adatto per tutti gli appassionati di Dante, per i giovani che devono affrontarlo e per chi ama la Storia medievale (e magari è anche un po’ nerd).
Vi lascio con questa intervista a Dell’Otto. https://www.youtube.com/watch?v=KXtvpD7GXE4
Ma anche e non solo. Guardatevi anche questa intervista intitolata “La speranza della bellezza“
A questo link si va direttamente alla scheda tecnica sul sito della Mondadori.